Parlare di famiglia non è semplice al giorno d'oggi. Ognuno ha una sua idea di quello che può essere la famiglia.
Nella domenica successiva al Natale la Chiesa ci pone dinanzi agli occhi la Sacra Famiglia. Essa è modello di ogni famiglia. Ma per quale motivo?
La prima tentazione è vedere la santità dei singoli membri, rischiando di ritenere l’imitazione qualcosa di irraggiungibile. Nessuna sposa cristiana potrebbe imitare Maria nella sua immacolata concezione o San Giuseppe nel privilegio del suo amore casto.
La famiglia di Maria e Giuseppe è sacra perché c'è Gesù. Gesù nella Santa Famiglia non è messo da un lato ma è al centro. Egli è la ragione dell'essere famiglia.
Ma com'è nata la famiglia Di Gesù? I vangeli tacciono. Ma la curiosità dei primi cristiani che certamente avevano visto la famiglia di Maria e Giuseppe (pensiamo alla Chiesa Copta di Egitto che addirittura fanno risalire la loro nascita alla predicazione della Santa Famiglia in esilio nella loro terra) e ne avevano invidiato santamente le virtù scrissero una storia, che pur non appartenendo ai Vangeli rivelati, a cui siamo obbligati a credere per mantenere salda la nostra fede, ha certamente accompagnato la devozione di tutti i cristiani:
“Il Protovangelo di Giacomo descrive il primo incontro fra Maria e Giuseppe. Giuseppe era un vecchio ottuagenario, e Maria era una giovane fanciulla che viveva nel tempio di Gerusalemme dopo essere stata portata lì all’età di un anno come dono per il Signore e segno di elezione.
Quando Maria aveva raggiunti i dodici o sedic’anni, il Sommo Sacerdote chiese a Dio riguardo al futuro della ragazza e Dio per risposta gli ingiunge di convocare al tempio di Gerusalemme tutti i vedovi della Giudea: un segno miracoloso avrebbe indicato al sacerdote quale doveva essere il vedovo da scegliere come sposo per Maria, o come è tradotto in alcune versioni, per dargli in custodia Maria.
L’ottuagenario San Giuseppe si presentò ma non appena varcò la soglia del tempio, il suo bastone cominciò a gettare fiori e una colomba bianca si posò sulla sua testa. Nonostante le proteste di Giuseppe che si sentiva troppo vecchio, il Sacerdote gli ingiunse di accettare la volontà di Dio che si era manifestata in modo così evidente e Maria fu data in sposa a San Giuseppe”
Un bel racconto che esprime che la famiglia si tiene in piedi se mettiamo Dio al centro delle scelte. Dio è fondamentale se si vuole mettere su’ famiglia.
Nel libro della Genesi nel capitolo primo, vediamo come il peccato si scaglia contro la prima famiglia. La relazionalità è quella più intaccata, più ferita dal peccato. Dio cosa fa? Dinanzi al peccato Dio non distrugge ma redime. Salva la relazione fondando il matrimonio!
E’ un problema pastorale serio che riguarda anche chi si prepara al matrimonio proviene da in cui si abbandonato completamente la fede. Qualche volta alla messa si, la confessione se si è fortunati dal giorno della Santa cresima. Il matrimonio è divenuta una scelta personale, e non capita mai di chiedersi e chiedere a Dio se è la persona giusta.
Per salvare la famiglia è necessario evangelizzarla, e non si tratta tanto di sapere qualcosa su Dio e non è questione esclusiva di regole, ma è un incontro da vivere con Cristo. Evangelizzò quando incontro Cristo e lascio incontrare Cristo.
E questo incontro avviene attraverso la preghiera che è un mettermi dinanzi a Lui, senza avere paura di chiedergli la grazia di avere dei segni concreti per le scelte importanti, tra cui con chi voglio spendere la vita.
Con la preghiera, la vita sacramentale con la quale il Signore mi forgia e mi dà la sua Grazia.
Avvertiamo la necessità di cambiare rotta, ognuno di noi può far qualcosa, può iniziare a vivere seriamente il Vangelo, ad annunziare il Vangelo.
Nel nostro paese c'è questa nobile tradizione di questo pellegrinaggio perpetuo della Sacra Famiglia, in cui le sacre famiglie visitano le famiglie (mi permetto di interrogarci su quante famiglie con bambini visitano, o se visitano di più ormai le case dove ci sono i vedovi e dove i figli sono ormai cresciuti e quindi sul come invitare le nuove famiglie ad accogliere questo segno che ci ricorda la centralità di Cristo). Anche questo è evangelizzare riportare alla mente attraverso un'immagine la realtà della fede, perché si corre il rischio veramente di dimenticarsi totalmente di Dio. Di pensare che tutto dipende da noi, che nulla dipende da lui.
Preghiamo in questo giorno allora per tutte le famiglie, per quelle che si trovano in difficoltà, per quelle che sono in cammino verso una riscoperta non di una regola ma di una presenza che è Cristo attraverso i sacramenti. Il matrimonio non è un regolarizzarsi solo davanti agli altri ma davanti a Dio. Preghiamo per le famiglie che sono in un cammino tortuoso che passa attraverso lotte, che passa attraverso una società anche che non guarda alla famiglia ma che predilige la singolarità (basta pensare che ci sono degli incentivi per le mamme single piuttosto che per le mamme sposate… e tanti non si sposano per non perdere l'indennizzo). Preghiamo per quelle famiglie costituite nella sofferenza di precedenti scelte sbagliate e che conducono comunque un cammino umano e di amore. Li mettiamo tutti nel cuore di Gesù, sotto lo sguardo del bastone di San Giuseppe, perché tutti sperimentino non solo la presenza di Dio ma la preminenza di Dio nel loro amore.
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