OMELIA DEDICAZIONE EDICOLA SACRO CUORE, NURRI 20 LUGLIO 2024

 Carissimi fratelli e sorelle,

Il Vangelo di oggi ci sorprende, il Signore ci sorprende continuamente e lo fa anche questa sera. Un Vangelo in una giornata non scelta ma che ci richiama ho il profondo significato di quello che stiamo per compiere.

“Venite in disparte con me riposatevi un poco”

quando si è stanchi non si va da chiunque, quando si è stanchi non si ha la forza di stare con tutti. Nel momento del riposo si sta con gli amici. E questa essenzialmente la chiave di lettura dell'invito al riposo che fa Gesù nel Vangelo ai suoi apostoli e oggi lo fa ciascuno di noi personalmente ci invita a riconoscerlo amico.

Un'altro sentimento descritto dal Vangelo di fronte alla folla Gesù “ebbe compassione”. Per noi sardi la compassione non è un sentimento proprio buono ed è necessario andare all'originale greco che indica che Gesù di fronte alla folla fu “preso nelle viscere”, possiamo dire si prese “a cuore” la situazione in cui vivevano. Questo è Dio! Mi vede e si prende cuore per me!

Questo è l'essenzialità dell'annuncio cristiano, la sua novità: Gesù ha cuore per me! E questo è descritto in modo particolare attraverso l'immagine del Sacro Cuore di Gesù, che proprio oggi poniamo come sentinella del nostro paese. Quel cuore che non si è risparmiato, persino fisicamente fu trafitto dalla lancia del soldato.

Se abbiamo il coraggio di leggere il Vangelo ci accorgiamo che Gesù ha un desiderio profondo nei confronti dell'uomo: essere amico. Il Signore vuole essere tuo amico, il Signore è tuo amico.

Questa è la rivoluzione cristiana, questa è la buona novella “tu sei amico di Dio”.

Ancora più sorprendente vedere nel Vangelo che il signore non sceglie il più bravo, il più fedele, il saggio, il più danaroso. Gesù chiama amico Giuda che lo sta per tradire. Chiama amico anche me che molte volte con i miei modi di fare sono lontano da Lui.

Ma come sceglie gli amici Gesù?

Dio ha scelto di scegliersi i suoi amici non solo modo, quello che ci viene mostrato quest'oggi “con il suo cuore”.

Questo monumento, edicola, altare che mettiamo oggi vuole essere un segno per ricordarci proprio questo, ogni volta che incrociamo il nostro sguardo con il suo sguardo, con il suo cuore Dio ci dia la grazia di ricordarci che è mio amico.

Lo abbiamo posto sulla strada, alcune volte non decideremo di incrociarlo, alcune volte ci passeremmo non come uomini giusti, non con i sentimenti giusti. Ma così ci presentiamo a Gesù, con lui possiamo essere veri, ciò che ci succede esteriormente ma soprattutto dentro al cuore Lui lo sa e ancora piu di noi. Non si ha paura di un amico. Gesù aiutaci a non avere paura di te!

C'è una seconda immagine tratta da nella prima lettura ed al Salmo responsoriale, il signore parla un popolo di allevatori e prende come esempio la cura del pastore per le pecore, delle legame profondo tra il pastore e le pecore. Con questa immagine Dio ci parla del suo amore, dell'amore che ha per ciascuno di noi, che aperto a tutti, indistintamente, chiamati per nome, siamo amati da Dio, Dio ha cura di noi. Dinanzi al suo amore nessuno è maledetto, nessuno non amato, nessuno dimenticato.

Penso al cammino che faticosamente intravediamo nel nostro paese, il gruppo Del Sacro Cuore si è riunito con diversità, abilità, difetti…ma insieme. Vorrei ringraziare Salvatore, il Signore si è servito di lui per essere segno di unità.

Penso al cammino del nuovo gruppo della “pro loco”, dell'oratorio: ai 22 ragazzi che si stanno donando in queste settimane nella sfida educativa, ma penso soprattutto al nostro vivere quotidiano. L'amore al prossimo per il cristiano ha due fondamenti: a. L'altro è amato da Dio; b. Devo amare l'altro perché amato da Dio e io stesso sono amato.

Lasciamoci incoraggiare dall'amore del Signore, lasciamoci stupire dall'esempio d'amore di Cristo crocifisso e permettiamoci di sognare…. Perché con Dio i sogni diventano realtà.

( riserva di qualche aggiunta sul momento)


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