Cristo è risorto, è veramente risorto! Sembra una storiella per addolcire l’esperienza della morte, del dolore, della sofferenza umana, ma non è così! Non una speranza che ci da forza perché qualsiasi altro ragionamento è sconveniente. Da poco una persona mi ha interrotto dicendomi “Lei la pensa così perché è prete!”, è stata un’annotazione salutare. E’ un rischio non porsi l’interrogativo della fede, ogni giorno, rimettere in discussione il nostro rapporto con Dio. Se la nostra fede deriva da una cultura, da un si è sempre fatto, da un mi hanno insegnato, o peggio ancora da un ruolo, è una fede vuota. La fede è esperienza personale, fra le tante preghiere nessuna esprime la singolarità tanto quanto il Credo. Non possiamo dire Noi crediamo, io non posso credere al posto di un altro. La fede è personale “Io Credo!”. La fede è esperienza di aver incontrato nella propria vita l’esperienza che Cristo è davvero risorto, è vivo, è presente! Stranamente questo avviene in situazioni di povertà, quando si sperimenta di non bastare a sé stessi, quando l’Io lascia spazio a Dio.
La fede è anche comunitaria, nel senso che, è necessario qualcuno che ti presenti il Signore e non che te lo spieghi. Quanti ne ho incontrati nella mia vita, veri amici di Dio, molto avanti nella loro amicizia con il Signore. Prima di entrare in Seminario incontrai il Vescovo Mani, un vero amico di Dio che mi parlò di Lui mostrandomi che ci si poteva mettere in cammino per provare a dare la stessa vita al Signore. Nell’esperienza da sacerdote è veramente bello continuare a conoscere chi ti presenta il Signore, incontri persone che sono più amiche di te del Signore. Penso che dovremmo avere tanti conoscenti come questi che ti parlano del Signore non per sentito dire ma perché ne vivono l’esperienza ogni giorno. Anche nel nostro paese ce ne sono tanti.
Sono persone spesso bastonate molto dalla vita ma vivificate dall’amicizia con Gesù. Quando ti senti un po' giù non c’è persona migliore da incontrare.
Questo è l’augurio di Pasqua, che tu possa incontrare persone che ti parlino non solo del sepolcro vuoto ma di Cristo vivo. Vivo anche in questo tempo in cui da ogni parte la morte sembra trionfare. Persone che ti parlino del Cristo che perdona quando ti verrà l’idea di tenere l’offesa. Di Gesù che dona tutto sé stesso quando ti verrà voglia di tenere qualcosa per te. Di Gesù che porta la croce con amore quando la sofferenza busserà alla tua porta senza chiedere permesso. Nell’attesa di incontrarti quando busserò alla porta della tua casa per portarti la benedizione del Signore. Ti saluto e ti auguro Buona Pasqua!
Commenti
Posta un commento