Guardando alla grotta di Betlemme contempliamo
che il Signore Gesù non ha voluto rinunciare ad avere una famiglia. Questo
fatto ci dice quanto sia importante la famiglia.
Seppure nel pensiero di tanti la famiglia è
esclusiva decisione di due persone che si amano, nella fede riconosciamo che costruire
una famiglia è una Vocazione, ossia una chiamata di Dio.
Il matrimonio non è un affare privato, non è
solo risposta al sentimento che si prova nel proprio cuore ma è corrispondere
all’invito di Dio a costruire una nuova famiglia.
Nella Sacra Scrittura si nota come Dio paragoni
l’amore verso il suo popolo ponendo come similitudine l’amore coniugale. Dio ha
benedetto l’amore sponsale tanto da elevarlo a Sacramento, in questa azione Dio
prende l’amore degli sposi e lo trasforma, lo rafforza con la sua Grazia. Ogni
volta che celebro un matrimonio non riesco a trattenermi dal cantare la
benedizione agli sposi che precede il rito della Comunione. Imponendo le mani
sugli sposi si canta: “O Dio, in te, la donna e l'uomo si uniscono, e la prima
comunità umana, la famiglia, riceve in dono quella benedizione che nulla poté
cancellare,
né il peccato originale né le acque del
diluvio”. Il peccato pur avendo provocato la rottura della comunione tra l’uomo
e la donna (discordia, infedeltà) non potè distruggere la chiamata di Dio alla
famiglia e le sue copiose benedizioni su di essa. Papa Francesco in una recente
lettera agli sposi accosta la difficoltà della vita matrimoniale ai racconti
evangelici della barca agitata nel mare, al mare in tempesta e dice agli sposi
che la vera tranquillità di quei momenti è data dal fatto che Gesù è li in
quella barca, che Gesù è più forte del mare in tempesta e cammina su di essa.
Tenere lo sguardo fisso su Gesù, riconoscendo la propria impotenza e fragilità.
Questa la raccomandazione del papa. Questa è la via da seguire. Spesso verrebbe
da arrendersi, o avere la tentazione di dire che “conviene non sposarsi”, ma
Dio ancora una volta chiama e ancora una volta il peccato rimane sconfitto
dall’amore che Dio riversa nei cuori.
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