Mancano pochi giorni al Santo
Natale. Può presentarsi il pericolo di ritenere il Natale come qualcosa di
scontato (d’altronde ogni anno è segnato nel calendario), come una giornata che
ci auguriamo che passi bene in compagnia di qualche amico o in famiglia. Per
alcuni può essere anche la giornata che si augura passi il prima possibile. Per
il cristiano il Natale non è solamente una giornata ma è una persona: Gesù
Cristo. Non è un giorno come tutti gli altri ma è possibilità di un incontro di
Salvezza.
Dio nasce in una grotta, Egli
viene tra gli uomini per mostrarci la via, perché ciascuno di noi possa andare
verso Dio, perché possiamo salire verso di Lui.
Avremo immaginato, forse
preferito un dio che esercita la sua potenza e la sua forza nel dominio, nella
sopraffazione, finalmente facendo vedere chi realmente comanda. Sarebbe stato
un dio che priva del suo amore e della sua libertà l’uomo da lui creato.
Sarebbe stato evidenza del fallimento dell’amore.
Invece si “adagia in una grotta”.
L’incarnazione è la risposta di Dio all’odio dell’uomo, al poco amore che
alberga nel mio cuore. Con la sua nascita, mettendo nella sua esistenza la
certezza della morte, Dio si mostra e ci da l’esempio.
Fermiamoci davanti al presepe, guardiamo
bene le statuine che lo compongono, riconosciamoci in una di loro. Mettiamola
pure alla distanza che pensiamo di essere dal Signore e magari pensiamo ai
passi veri e propri da fare per avvicinarci di più a Lui. Soprattutto non
dimentichiamo che questo Natale il Signore nasce per ciascuno di noi, per
mostrarci la Salvezza che non è qualcosa tra le tante ma è Lui stesso. Egli
viene per te e ci auguriamo con tutto il cuore di incontrarlo.
Commenti
Posta un commento