Guardare Maria significa volgere lo sguardo al nostro futuro.
In Lei si sono realizzate le promesse di Dio, in Lei più che in qualsiasi
creatura, Dio ha posto ogni Grazia. Lei è la colma di Grazia. Nella verginità e
al contempo nell’essere Madre vi è l’espressione più forte del fatto che è
stata “riempita” da Dio, tutto il suo essere è avvolto dalla potenza dell’Altissimo.
Ci verrebbe da dire: Beata Lei e invece beati noi. Ogni dono di Dio è sempre
per gli altri. L’essere Madre è stato regalato a ciascuno di noi ai piedi della
Croce. L’Ave Maris Stella, un antico
inno mariano, ci fa cantare “Monstra
te esse matrem” (Dimostra di essere Madre). Non vi è nulla di più prezioso da
chiedere alla Vergine Maria se non quello di rivelarci la sua maternità. E’
attraverso la partecipazione alla Gloria piena del paradiso che Maria è una
presenza particolarissima. Maria non solo esiste ma è presente! Maria continua
nel nostro oggi la sua missione di Madre della Chiesa “veramente Madre delle membra di Cristo…Madre amatissima che nella
Chiesa Santa occupa, dopo Cristo il posto più alto e vicino a noi” (CVII).
L’opera di Maria è un’opera di amore, nulla vi è di più necessario per la
nostra vita, che non può mai essere colmato dalla stima, né dalla gloria, né dalle
tante cose che inseguiamo quotidianamente. Ci auguriamo di sperimentarlo mentre
imploriamo Maria Santissima “Monstra te
esse matrem”!
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