“Credo la comunione dei Santi”
affermiamo nella professione della nostra fede.
Credere la comunione significa
credere nella vicinanza, nell’amicizia, nell’ essere preso cura.
La santità non è mai un dono per
se stessi, è sempre dono da donare. La santità dell’altro è fondamentale per
me, mi fa bene, contribuisce alla mia santità. Non per caso nella vita dei
santi si intrecciano le vite di altri santi.
Deve essere nostro desiderio
essere amici dei santi. Sant’Ignazio è stato un umile frate questuante i cui
piedi hanno camminato per le strade della Sardegna in cui più che chiedere la
carità ha donato la Carità più grande: l’incontro con Cristo!
Ecco una cosa che non è mai
cambiata dai tempi di Sant’Ignazio, siamo ancora e più bisognosi di incontrare
Cristo.
Numerosi i luoghi dove la
tradizione semplice del nostro popolo ha incontrato l’umile frate, alcuni
famosi che rimangono nella memoria e nello scritto di qualche assistente
meravigliato, altri conservati come un tesoro prezioso nelle famiglie dell’intera
isola. Le famose scalette del convento del Buon Pastore dove un piccolo
simulacro della Madonna si animò per incoraggiare il giovane postulante
esausto. Ma anche angoli di case private, giardini dove il santo amava sostare
e dove ha lasciato un segno miracoloso della sua presenza. Fatti che richiamano
sempre alle virtù evangeliche e soprattutto all’Amore di Dio che si fa
concretezza nei fatti quotidiani.
Così anche in questo luogo la
tradizione vuole che il santo si sia fermato per un po’ di riposo e
ritrovandosi a discutere su tematiche spirituali con un suo confratello preso
un po’ dalla rabbia batté il suo piede verso il pavimento che ritirandosi
lasciò impresso il suo piede. Questo un evento che la storia scientifica non
riesce a contenere ma che la fede del popolo di Dio ha gelosamente custodito e
meditato nel suo cuore traendovi forza e coraggio soprattutto nei momenti difficili.
Quell’impronta che ricorda i passi di Ignazio, non solamente i passi terreni ma
quelli spirituali verso la Santità, verso l’essere pienamente amico di Dio e
così amico degli uomini.
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