Il giorno dell’Ascensione
Gesù aveva promesso ai suoi discepoli lo Spirito Santo. Al cinquantesimo giorno
dopo la Pasqua, nel giorno in cui i discepoli festeggiavano il dono della legge
nel monte Oreb.
Se la prima legge fu
impressa nelle tavole di pietra ora la presenza di Dio e la sua legge viene
impressa nel cuore degli apostoli.
In modo mirabile nei
Santi vediamo l’azione dello Spirito santo. Essi non sono dei super eroi con
dei super poteri, o dei potenti asceti che con il loro sforzo sono riusciti ad
essere migliori degli altri, a raggiungere obbiettivi che noi non possiamo
assolutamente raggiungere.
No i santi si sono
aperti all’azione dello Spirito Santo, credendo fortemente alla Parola di Dio e
mettendo ogni loro azione sotto la guida e il giudizio di Dio.
I santi sono
cercatori di Dio cosa che dobbiamo essere tutti. Tutti siamo stati battezzati,
tutti abbiamo ricevuto il dono dello Spirito Santo, tutti siamo chiamati alla
santità e questo non in base alla bravura personale ma primariamente come dono
di Cristo che ha dato se stesso per santificare la sua Chiesa (LG.)39
Nella vita di Santa
Rita vediamo la manifestazione dei frutti della Grazia dello Spirito Santo che
lei è riuscita ad abbracciare e a seguirne i consigli diventando per noi tutti
luminosa testimonianza.
Come trovare Dio
nella mia vita? Come riconoscere l’azione dello Spirito di Dio? Come posso
dargli ascolto?
San Paolo è
abbastanza chiaro, il cristiano è chiamato a vivere una vita nuova segnata non
dal proprio gusto, dal proprio “mi piace” dal “mi sta bene così” ma dall’azione
dello Spirito che si manifesta concretamente nella nostra vita. Lo Spirito che
Gesù ci ha dato ci spinge ad amare Dio e ad amare i fratelli. Mi capita spesso
di incontrare persone che non vengono in Chiesa (anche nelle ultime benedizioni)
spesso mi dicono sempre “Io non vado in chiesa ma sono migliore di chi ci va’”.
Può essere una delle tante scuse per non continuare a venire a Messa, un
giudizio temerario perché non tutti sono così, oppure possiamo cogliere la
provocazione per farci un esame di coscienza. Come cristiani dobbiamo mantenere
e perfezionare, con l’aiuto di Dio, la santità che abbiamo ricevuto.
Come si manifesta l’azione
santificante dello Spirito Santo? “Amore, gioia, pace, magnanimità (apertura
del cuore), benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé” i pensieri, le
parole e le azioni che non hanno questi sentimenti non vengono da Dio e cercano
di distruggere il bel progetto di Dio su ognuno di noi. Stiamo sbagliando
strada, siamo lontani da Dio!
Santa Rita ha
sopportato un marito violento per diciotto anni. Ha accettato come volontà di
Dio l’uccisione del marito astenendosi dal fare qualsiasi ricerca riguardo all’assassino,
per distogliere dal suo cuore ogni possibile risentimento. Addirittura si dice che
lei avendo saputo il nome dell’assassino mai lo rivelò ai suoi parenti per
evitare ogni forma di vendetta.
Per obbedienza si
applica nell’umile servizio di innaffiare una vite ormai secca. Sopporta con
pazienza e la pazienza è ricambiata con il fiorire di quella vite attraverso la
quale ancora oggi si rinnovano numerosi prodigi.
La via della santità percorsa da Santa Rita ci parla della Croce, strada del cristiano, via della salvezza portata da Cristo. Essere santi e accogliere il dono dello spirito significa seguire Cristo e questo seguire si incontra inevitabilmente con la Croce. Santa Rita portò i segni della passione visibilmente in quella spina che ci conficcò nel suo capo, ferita purulenta che gli data fastidio e dolore, arrivando all’emarginazione per la puzza che emanava. Anche noi siamo chiamati a una vita pienamente evangelica, oggi più che mai. Non dobbiamo temere delle sofferenze che questa può portare perché trionfi in noi Cristo, per questo siamo creati e il nostro cuore sarà inquieto finché non sarà tutto di Cristo.
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