Se è pur vero che noi fin da piccoli veniamo per
Grazia incorporati alla vita di Cristo nel Battesimo, è necessario dire che
questo dono per fruttificare ha necessità della risposta generosa e impegnativa
nella sequela di Cristo. Se è vero che nasciamo cristiani è pur vero che cristiani
si diventa. Essere cristiani non è tanto uno stato ma un progresso di vita.
Essere cristiano significa assomigliare più a Gesù fino al giorno in cui saremo
pienamente per Cristo, con Cristo e in Cristo. Fondamento di questo cammino è
la Parola del Signore. Essere cristiani significa scommettere ogni giorno sul
Vangelo. E’ scorgere Gesù e gridare verso di Lui assieme all’apostolo Giovanni tra
le onde della vita “E’ il Signore”. Essere cristiani è lasciarsi affascinare e
condizionare la vita fino al midollo. Come scriveva Giovanni Paolo II” l'uomo taglia le radici religiose che sono
nel suo cuore: dimentica Dio, lo ritiene senza significato per la propria
esistenza, lo rifiuta ponendosi in adorazione dei più diversi «idoli»” (CHRISTI,
4): in quell’uomo ci sono anche io.
Oggi quanto più siamo chiamati a essere cristiani
sul serio. In uno sguardo d’insieme a realtà diverse dal cristianesimo
scorgiamo che anche i giovani sono affascinati da scelte radicali di vita,
offrire loro un cristianesimo insipido sarebbe un grave errore. Infatti non può
esistere un cristianesimo che non sia radicale, un cristianesimo che tocchi
ogni aspetto della vita e che riguardi profondamente il cuore dell’esistenza. Siamo
chiamati a essere fin da ora uomini di Dio, che respirano Cristo. Per i grandi
Padri della Chiesa l’uomo di Dio è colui che sa salire verso Dio, sa vedere e
sa far vedere il regno di Dio. Questo si vede in maniera sublime nei santi, non
solo quelli del “calendario”, ma anche quelli, e sono tanti, che vivono il
Vangelo e del Vangelo, anche nel nostro paese. Nelle prossime settimane vedremo
cosa è la santità, quali sono gli strumenti per scovare i santi della vita
quotidiana. Cercheremo di comprendere come la nostra stessa vita può prendere
la forma di Cristo. Incontreremo affermazioni folli per la mentalità odierna ma
nello tempo affascinanti.
“Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie
del parto fino a oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello
Spirito, gemiamo interiormente aspettando l'adozione a figli, la redenzione del
nostro corpo” solo riscoprendo l’essere figli potremmo essere
nella gioia piena, nella gioia che il mondo non può dare, nella gioia che è
dono del Risorto.
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