Quante volte ci capita dopo aver preso una decisione di dire “Se
ci avessi pensato prima!”. Anche nella mentalità comune il pensiero e i
pensieri rivestono una grande importanza, da essi infatti parte il nostro
agire, le nostre decisioni importanti della vita. Gesù ci avverte che tutti i
pensieri impuri dell’uomo vengono dal di dentro (Mc. 7,20).
Ma come
valutare i pensieri come buoni o come cattivi?
La nostra cultura tende a determinare la bontà del pensiero e
conseguentemente all’azione in base al benessere che chi lo compie ne può
trarre “mi fa stare bene”. Le più prudenti volgono anche l’attenzione al danno
che può provocare, se insomma ne vale la pena.
C ‘è un rischio e sta nel fatto che non sempre il male di un
pensiero e di un azione è palese. Per sua natura il male tende a nascondersi e a
mascherarsi. Nel libro della Genesi il male è addirittura “buono a prima vista,
piacevole agli occhi, desiderabile e a portata di mano”. I grandi santi ne
fecero tesoro di questa descrizione tanto da rifiutare tutto quello che portava
con se queste caratteristiche. Se qualcosa è così ci dovremmo mettere almeno il
dubbio.
Ma nella giungla dei pensieri non si è soli, Dio ci è venuto
in aiuto ci ha dato come riferimento il suo stesso pensiero che si fa vedere a
noi attraverso i 10 comandamenti, l’esempio Gesù Cristo di cui i santi sono i
migliori esecutori e l’amorevole presenza della Chiesa.
Tornando alla domanda iniziale quali sono i pensieri buoni
che devo accogliere? Per il cristiano sono quelli che hanno il profumo di Cristo
per diventare noi stessi fragranza dell’amore di Dio in mezzo al mondo. Questi stessi
pensieri sembrano avere caratteristiche tutte contrarie a quelle allettanti con
le quali presenta il libro della Genesi il grande mascherato, il più grande
falsario della storia.
In questa settimana celebreremo la festa della Presentazione
al Tempio del Signore anche chiamata “candelora” per l’uso liturgico delle
candele. Benedicendo le candele e accendendole la Chiesa ci richiama al grande
annuncio che Cristo è la luce del mondo! Se Cristo è luce allora non può
esistere tenebra nella vita del cristiano. Nulla e nessuno può rimanere
nascosto e tanto meno mascherato.
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