Le azioni liturgiche sono azioni,
gesti, parole che caratterizzano la realtà viva della chiesa. Attraverso questi
atti che compiamo esprimiamo ciò che noi crediamo oltre al fatto che Gesù
stesso ci ha comandato di compiere tali azioni in sua memoria. I sacramenti (Battesimo,
Cresima, Eucarestia, Penitenza, Unzione degli Infermi, Ordine e Matrimonio)
sono stati istituiti da Cristo e sono ancora oggi affidati alla Chiesa e
attraverso di essi veniamo resi partecipi della vita divina chiamata Grazia. Comprendiamo
allora come ricevere i sacramenti sia necessario al credente per la salvezza. I
sacramenti accompagnano la vita del cristiano dalla sua nascita fino alla sua
morte. Hanno la capacità di rafforzare la familiarità con Cristo e l’appartenenza
alla Chiesa. Mi voglio soffermare questa settimana su un sacramento che viene
spesso ignorato e avvolto da una sorta di mistero e che spesso provoca una
certa paura: l’UNZIONE DEGLI INFERMI. Fa parte dei sacramenti che vengono
chiamati di guarigione, fondamentale la fede in Cristo, medico dell’anima e del
corpo. Durante la vita, la Grazia donata nel Santo Battesimo può a causa del
peccato essere indebolita o persino perduta. Il Signore Gesù usa un’immagine
particolare nel Vangelo che ben ci spiega questa realtà: la vite e i tralci. L’
unico modo che il tralcio ha per avere in se la vita è stare ancorato alla
vite. Gesù dimostra nel Vangelo una
grande compassione per le persone che versano nella necessità e nella
sofferenza, per loro non esita a rallentare addirittura il suo cammino. La
guarigione fisica nel Vangelo è segno della presenza del Regno di Dio. Gesù affida alla Chiesa la cura dei malati
come imperativo specifico della sua missione. Gli apostoli sono stati da subito
sensibili verso il mondo del malato, stando vicino con la carità e con l’azione
della Grazia sacramentale. San Giacomo scrive “Chi è malato, chiami a se i
presbiteri della Chiesa e preghino su di lui, dopo averlo unto con olio nel
nome del Signore” (Gc 5,14-15). Ma perché è così importante? Cosa succede al
malato? Conferisce una grazia particolare, le sofferenze del malato sono unite
più intimamente a quelle con Cristo, per il suo bene, per quello dei familiari,
e per tutta la Chiesa. Viene donata pace, coraggio e il perdono dei peccati.
Molti dei frutti scaturiti dai sacramenti noi non riusciamo a coglierli al
momento presente ma un giorno li coglieremo pienamente. Oltre a queste Grazie
spirituali per la salvezza dell’anima, se è volontà del Signore, si ottiene un
giovamento nella salute o addirittura la guarigione fisica.
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