Parlare di Medjugorie non
è semplice, un mix di sentimenti, suggestioni, ricordi accompagnano chi in quel
luogo ha scoperto essere luogo di grazia. Ma perché è un luogo di grazia? Perché
in quel luogo si avverte con maggiore forza la presenza di Dio. La cosa che stupisce
è che questo avviene nella semplicità di un programma parrocchiale e nella
suggestività semplice di un territorio che ha poco da mostrare a chi ricerca in
quei luoghi qualcosa che possa dilettare il gusto estetico. Era il 24 giugno
1981 quando l’allora ragazza Ivanka vide volgendo lo sguardo verso la collina
di Bijakovici, la figura di una donna giovane, splendente di luce. Da allora
numerose vicende hanno caratterizzato la vita di tutta Medjugorie e in seguito
anche di coloro che di lì passeranno. Si va a Medjugorie perché altri ti hanno
parlato di quel luogo. Tante storie, pensieri, avventure che caratterizzano l’esperienza
Medjugoriana. Così anche io ci sono
capitato: Sono stato ordinato il 14 Aprile del 2012, fu una
grande festa! Avevo sempre sognato fin da bambino di diventare sacerdote, e
piano piano il mio sogno si era realizzato. Quella stessa estate un altro dono
era in serbo per me, mi chiamò il mio parroco Don Beniamino Tola al telefono “La
Madonna ti chiama, ad Agosto si parte a Medjugorie e tu farai la guida assieme
a me”, fu per me una proposta molto sorprendente, in pochi mesi il Signore mi
aveva sorpreso varie volte. Decisi di leggere qualcosa, comprai una piccola
guida di Medjugorie. In quei giorni ricordai che quando ero bambino una mia
vicina di casa mi regalò un piccolo quadretto con l’immagine della madonna di Medjugorie
che tenni sempre con grande rispetto e venerazione. Continua...
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