FEDELI AL TEMPO...


Carissimi fratelli e sorelle,
entriamo nella Grande Settimana, entriamo nel tempo più santo di tutto l’anno liturgico. Questo avviene mentre trascorriamo nelle nostre case un tempo particolare. Tutti abbiamo dovuto riorganizzarci la vita. Spero abbiate incontrato nelle vostre case la presenza di Dio. Incontriamo poche persone e spero non ci dimentichiamo di incontrare Dio. In questo tempo di Quaresima personalmente la mia giornata trascorre incentrata sulla preghiera personale per tutti voi e nelle normali faccende domestiche che ci accomunano tutti. In questo tempo vivo nella solitudine ma non solo, ho la fortuna di abitare con Gesù. Ho ricavato in una stanza della casa una piccola cappellina dove posso stare con Gesù con più tranquillità, ho maggior tempo per dedicarmi alla lettura, allo studio della Sacra Scrittura e anche di qualche buon libro che attendeva di essere letto. Posso dire che vivo l’esperienza del Tabor ma sono certo che presto Gesù mi dirà che è il tempo di scendere. Tra le varie letture della Sacra Scrittura mi sono incontrato con il libro del Qoelet (vi invito a leggerlo, si legge facilmente e in poco tempo). E’ un libro sapienziale che non teme di farsi interrogare dalle “crisi” del suo tempo. Non va alla ricerca di soluzioni o di risposte ma attraverso il suo scritto dubbi, crisi dell’uomo, attesa di una speranza, di una luce diventano Parola di Dio. Questo a lui basta. Bellissimo il capitolo terzo “tutto ha il suo momento, e ogni evento ha il suo tempo sotto il cielo”. Il cielo è la dimora di Dio, basta che questa sovrasti il tempo per infondere il coraggio e occhi nuovi per analizzare ciò che accade nella nostra vita. Successivamente in maniera litanica analizza il tempo nelle sue sfaccettature, positive e negative. Si scorge nel Qoelet che nulla vi è di negativo perché concesso dalla volontà di Dio “Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo; inoltre ha posto nel loro cuore la durata dei tempi, senza però che gli uomini possano trovare la ragione di ciò che Dio compie dal principio alla fine”. Questa frase è come un atto di fede da parte del Qoelet. Non importa che l’uomo non riesca a trovare la ragione di ciò che Dio compie, come anche noi non riusciamo a trovare perché “Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo”. Se non partiamo da questo vive in noi la tentazione di scappare dal momento presente e non solo in questo determinato momento ma sempre. Pensiamo a quante volte vivendo “l’ora” abbiamo vissuto pensando al “dopo” o addirittura al “prima”. In questa settimana sentiremo tante volte che anche per Gesù è “giunta l’ora”, un momento non certo desiderato. Nel Getzemani Gesù chiederà che passi quell’ora. Ma la vivrà pienamente. Ci accompagni la Vergine Maria a vivere il nostro “adesso” per scoprire in quello che vivo, anche nelle privazioni, la volontà salvifica di Dio. La vita cristiana non è un andare oltre, ma andare in profondità. Non dobbiamo aver paura se questo tempo è tempo per piangere, è un tempo per perdere, un tempo per buttar via, un tempo per tacere, parafrasando Qoelet. Mi auguro e vi auguro di essere capaci di accogliere dalle mani di Dio il tempo che stiamo vivendo per quello che è realmente, senza fantasticare, senza desiderare un tempo diverso. Il Signore ci vuole salvare ora, nel momento presente nella certezza che “tutto ha il suo momento” e che “Egli ha fatto bella ogni cosa”. LasciamoLo entrare nel nostro cuore, e allora sarà veramente la Domenica delle Palme.
Buona Domenica delle Palme.


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