IL GRIDO NEL DESERTO

Settimana scorsa ci siamo lasciati con la raccomandazione di stare attenti per poter sentire la presenza di Dio nella nostra quotidianità. Fissare lo sguardo su quel volto di misericordia che è sempre presente nella nostra vita. Spero realmente che abbiate fatto questa esperienza di fede.
Se non questa settimana ma sicuramente nella nostra vita ci siamo sentiti in mezzo all'aridità, non abbiamo provato la gioia per quello che abbiamo fatto, per quello che siamo, ci ritroviamo spesso cercatori della gioia e non di rado di ricercarla in strade sbagliate.
Questa domenica la liturgia ci presenta “Giovanni Battista”.
Di lui il Vangelo si dice che è “Voce che grida nel deserto”.
Ma che ci fa una persona a gridare nel deserto? Essenzialmente perché in quel luogo vi sono io, tentato, smarrito, umiliato, impelagato nei miei peccati, bisognoso di salvezza.
Nel luogo dove nessuno griderebbe mai Dio fa sentire la sua voce. Il deserto allora da luogo di desolazione, di solitudine diviene il luogo della speranza e dell’incontro.
Anche nel tempo dell’aridità bisogna tendere l’orecchio all’ascolto. Mi vengono in mente le parole del Salmo 138 “se salgo nel cielo la tu sei ma se scendo negli inferi eccoti” non c’è luogo dove la presenza di Dio viene meno.
Penso al deserto umano per eccellenza che l’uomo ha vissuto nell’ultimo secolo…i campi di concentramento… quel luogo dove sembra che Dio non c’era, quasi dimostrazione dell’assenza di Dio… quanti profeti hanno testimoniato la presenza di Dio in quel luogo, Massimiliano Kolbe, padre Georg Haefner…sono solo dei nomi che testimoniano la cura di Dio anche nei luoghi più bui, nei luoghi più deserti. Dove l’uomo è sull’orlo della sua distruzione.
Nella nostra vita non dobbiamo temere di cercare il Signore, non pensiamo che Dio ci abbia dimenticato, che Dio nella nostra vita non ci sia, in quella vita concreta che viviamo nel nostro quotidiano. Questo è il cuore del Giubileo: riscoprire l’amore di Dio per me.

Prestiamo ascolto alla Sua Parola che non smette di gridare. Cerchiamolo nel nostro cuore. Questo tempo di Avvento ci invita a ritirarci, sicuramente è bene farlo anche proprio fisicamente per qualche ora. Mettiamoci in ascolto del grido di Dio nella mia vita. 

Commenti