OMELIA PER LA MESSA DELLA II DOM.T.O PRESIEDUTA ALL'ALTARE PAPALE DELL' ARCIBASILICA PAPALE DI SANTA MARIA MAGGIORE


Carissimi Fratelli e Sorelle veramente grande è l’emozione per un giovane di soli 27 anni, da pochi mesi sacerdote, invitato a celebrare questa sera in questo luogo pieno di storia, pieno di fede. Ringrazio per questo innanzitutto il Signore e poi Mons. Paccanelli che solitamente presiede questa Eucarestia serale e i frati dell’Immacolata per la loro accoglienza. Siamo invitati questa domenica in questa casa di Maria che ormai da secoli chiama gli abitanti di Roma e del mondo. Da questo luogo ancora Maria ci chiama come ha fatto con i servi del Vangelo proclamato per poterci dire: “Qualunque cosa Egli (Gesù) vi dice fatela”.  Noi veniamo qui come pellegrini a chiedere la forza per poter riempiere le giare della nostra vita affinché si compia il miracolo. Veniamo qui a chiedere il vino nuovo della gioia e della letizia, il vino della speranza, il vino della carità e specialmente in questo anno il vino della fede!!! E Gesù non ce lo nega, questo vino immagine della gioia dell’amore, immagine del suo sangue sparso sulla croce ancora ci viene versato in una misura traboccante. Il suo amore proclamato nel libro di Isaia, il contemplare in questo luogo il mistero dell’incarnazione anche attraverso la presenza della reliquia della Sacra Culla ci assicura che Dio ci ama!
Nel vangelo appena proclamato, delle nozze di Cana, la figura di Maria è centrale, viene a mancare il vino, è Maria  la prima ad accorgersene, quanta premura!!! Mi sembra di vedere mia mamma, come tante mamme che si affannano affinché non manchi mai nulla ai loro figli!!! Come ci dice San Bernardo: la situazione degli sposi, la loro possibile vergogna diventa disagio, vergogna di Maria che subito va da Gesù mettendogli nelle mani quel problema, Maria fa sì che Gesù si interessi di quel bisogno. Così fa anche con i nostri bisogni. Non  si è mai udito, ancora San Bernardo, che qualcuno abbia invocato il tuo patrocinio e sia stato da Te abbandonato.
“qualunque cosa vi chieda, fatela”
Carissimi amati da Dio è questo anche per noi l’invito di Maria, anche per noi questa sera. Facciamo come ci dice Maria anche se il Signore ci chiederà di riempire delle giare di acqua, di ben 600 litri … pensiamo all’epoca cosa significava… infatti non esisteva l’acqua corrente e bisognava andare al pozzo a prenderla con tanta fatica. Se ci fidiamo di Dio, del suo amore, dell’intercessione premurosa di Maria vedremmo cose veramente grandi, saremmo chiamati con nomi nuovi, la nostra terra non sarà più devastata, il signore troverà in noi la sua delizia. La mia riflessione diventa a questo punto preghiera in questa casa di Maria:
Maria, che hai scelto questo colle,
il più alto di Roma, per poter vegliare dall’alto come sentinella sulla città e sul mondo
continua a guardare con benevolenza senza stancarti
la tua Chiesa e i tuoi Figli, continua a presentare al Signore le nostre mancanze!
Guarda le nostre famiglie in cui manca l’amore, guarda le nostre case dove manca il lavoro,
guarda le nostre strade dove tanti vanno alla ricerca di un senso,
guarda i sacerdoti riempili di amore
guarda anche noi donaci di sentire cosa vuole il Signore, chinati verso di noi e non disprezzare le preghiere di noi che siamo nelle prova e liberaci da ogni male o Vergine Gloriosa e Benedetta.
Così sia.

Roma 20 Gennaio 2013
Don Fabrizio Deidda
Sacerdote       

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